#intelligenza artificiale medicina
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15° Congresso Nazionale AIMO: A Roma gli Esperti dell’Oftalmologia Italiana per Innovazione e Formazione. Roma
Oltre 2.000 partecipanti attesi al Congresso Nazionale degli Oculisti AIMO in collaborazione con S.I.S.O., per discutere delle ultime novità in chirurgia, trattamenti e tecnologia in oftalmologia.
Oltre 2.000 partecipanti attesi al Congresso Nazionale degli Oculisti AIMO in collaborazione con S.I.S.O., per discutere delle ultime novità in chirurgia, trattamenti e tecnologia in oftalmologia. Roma, 14 novembre 2024 – Ha preso il via oggi a Roma il 15° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO), un appuntamento di riferimento per la comunità oftalmologica italiana…
#aggiornamenti oftalmologici#AIMO#AIMO Academy#Alessandria today#ambliopia#Campus Biomedico Roma#cheratocono#chirurgia cataratta#chirurgia oftalmoplastica#chirurgia retina#chirurgia vitreoretinica#collaborazione internazionale#conferenze oculisti#Congresso Nazionale AIMO#degenerazione maculare#distacco retina#Fondazione G.B. Bietti#formazione oculisti#giovani medici#Glaucoma#Google News#Innovazione medica#Intelligenza artificiale#intelligenza artificiale medicina#italianewsmedia.com#live surgery#maculopatie#medicina militare#medicina oculare#miopia bambini
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La rivoluzione dei vaccini personalizzati a mRNA: innovazione per ridefinire la lotta alle malattie
Negli ultimi anni, la tecnologia a mRNA ha rivoluzionato il campo dei vaccini, dimostrandosi un’arma potente non solo contro il COVID-19, ma anche in numerosi altri ambiti medici. Questo approccio innovativo, che utilizza il materiale genetico per insegnare alle cellule del nostro corpo a produrre proteine specifiche e stimolare una risposta immunitaria, sta aprendo la strada a una nuova era di…
#autoimmunità#biotecnologie#intelligenza artificiale#machine learning#medicina personalizzata#risposta immunitaria#RNA-autoamplificante#salute pubblica#sistema immunitario#vaccinazione#vaccino ad RNA#vaccino anticancro
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Tecnologia e innovazione: le ultime scoperte nel campo della medicina e della salute
La tecnologia e l’innovazione stanno rivoluzionando il campo della medicina e della salute, offrendo nuove opportunità di diagnosi e trattamento delle malattie. Grazie alle ultime scoperte nel campo della medicina e della salute, è possibile migliorare la qualità della vita delle persone e aumentare le loro aspettative di vita. Continue reading Tecnologia e innovazione: le ultime scoperte nel…
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#innovazione#intelligenza artificiale#medicina#nanotecnologia#realtà virtuale#salute#stampa 3D#tecnologia#telemedicina#terapia genica
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AI in aiuto contro i tumori, nuove speranze per il futuro
Sanitadomani.com – Il tumore alla prostata è purtroppo tra le neoplasie più diffuse, ed è proprio per questo che gli specialisti continuano con studi e ricerche per arrivare a cure sempre più specifiche ed efficaci. Proprio nel contesto della ricerca, si è di recente sviluppata una nuova speranza per il futuro grazie all’intelligenza artificiale applicata alla diagnosi di tumore alla prostata. Si…
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L'esistenza è azione e si concretizza nello sperimentare intensamente quante più esperienze possibili.
La digitalizzazione, invece, oltre a preludere alla molto prossima ibridazione uomo- macchina, induce al malessere esistenziale perché sottende una vita vissuta da remoto.
La digitalizzazione induce al regresso dell'intelligenza umana ed è speculare allo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Una prova? Appuntatevi le vostre giornate su un diario e poi fate lo stesso ma al pc.
Nel 1° caso svilupperete il vostro pensiero e ricorderete tutto meglio.
È conseguente quindi che la digitalizzazione (cioè sostituire esperienze reali a esperienze virtuali) abbassa drasticamente le capacità intellettive.
Ci venderanno il transumanesimo come "medicina" alla malattia che hanno indotto attraverso la digitalizzazione.
La digitalizzazione di ogni processo umano vanifica l'apprendimento derivante dall' esperienza fisica e dunque provoca l'abbassamento dell' intelligenza umana.
Questo fenomeno parrebbe oggettivamente funzionale al progressivo sviluppo di nanotecnologie che mirano dichiaratamente ad ibridare l'uomo alla macchina per potenziare i processi cognitivi umani.
In altre parole, ci "instupidiscono" per poi venderci microchip nel cervello che ci renderanno "di nuovo" intelligenti.
hidekitojo
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Ci venderanno il transumanesimo.
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Sviluppo nell'uso dell'AI in ambito medico per diagnosi e cura
Intelligenza artificiale applicata alla nostra salute, dallo screening alla pillola: una nuova sanità. Giorgio Sesti, presidente Simi: prematuro pensare che possa sostituire un internista in una diagnosi, ma può accelerare la scoperta di molecole farmacologiche. Il tempo, breve, di mettere insieme le ricerche sparse nel mondo, verificare le prime sperimentazioni, analizzare i benefici accanto ai possibili danni e l’intelligenza artificiale in medicina è già realtà. Quello che ci circonda è molto più concreto e fattivo di quanto si potesse immaginare solo poco più di un anno fa. La disponibilità di dati in ambito medico è cresciuta enormemente così come le fonti da cui essi provengono. Accanto ai dati tradizionali, dalle cartelle cliniche ai database genetici, sono sempre più disponibili quelli che arrivano da testi, immagini, suoni, sensori. «Gli algoritmi in ambito medico – spiegano gli esperti dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano – sono usati per interpretare questa enorme mole di dati e per identificare possibili relazioni di causa-effetto tra i dati e le patologie di cui un paziente soffre. Il campo nel quale si sono fatti più progressi in termini di utilizzo dell’intelligenza artificiale come supporto per i medici è quello diagnostico. Un’altra area sulla quale si sta lavorando molto è quella legata ai sistemi di predizione, in grado di identificare possibili patologie ancora prima che queste si manifestino». La codificazione dell’uso della AI nel campo della salute, dunque, ha subito una brusca accelerazione. Dai laboratori, dagli spazi della sperimentazione è praticamente arrivata al letto del paziente. Tanto che l’Oms, in pochi mesi, da gennaio a ottobre, si è espressa oltre tre volte sulla materia. L’ultima, un paio di settimane fa: una nuova pubblicazione elenca le principali considerazioni normative sull’intelligenza artificiale per la salute. La pubblicazione mira a delineare i principi chiave che i governi possono seguire per sviluppare nuove linee guida o adattare quelle esistenti. Viene sottolineato che con la crescente disponibilità di dati sanitari e il rapido progresso delle tecniche analitiche gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero trasformare il settore sanitario. L'evoluzione
Nuovi percorsi diagnostici, terapie e ricadute economiche vanno, ovviamente, di pari passo. La ricerca tenta di “armonizzarle” e noi speriamo lo faccia tenendo presente la tutela del paziente. Certo è che volano sia le sperimentazioni che il giro d’affari. In campo sanitario si stima che il settore dell’AI passerà dai 15 miliardi di dollari del 2023 a 103 miliardi di dollari entro il 2028. All’attivo, tra i successi, abbiamo, per esempio, progressi nella diagnostica predittiva, compresa quella precoce di un tumore come quello del pancreas. Ma anche la creazione di un antibiotico (la molecola è stata battezzata Halicin) efficace contro l’antibiotico-resistenza. Nonostante i risultati positivi tra i camici bianchi non si nasconde il timore che questa rivoluzione possa essere mal interpretata. Imboccata come scorciatoia sia diagnostica che terapeutica. Da qui la profonda discussione che ha voluto affrontare la Società italiana di Medicina interna (Simi), circa 5 mila iscritti, durante il recente congresso a Rimini. «L’AI – spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Simi – sta entrando prepotentemente nel campo della medicina. Ritengo però prematuro pensare che possa sostituire il medico internista nel porre diagnosi e consigliare la terapia più appropriata, ma potrà contribuire a perfezionare gli strumenti a disposizione per l’apprendimento, l’aggiornamento, la formazione sul campo tramite le simulazioni, la diagnostica avanzata. Le sue applicazioni possono accelerare la scoperta di nuove molecole farmacologiche e lo sviluppo di indagini per la diagnosi precoce di patologie croniche». La maggior parte di queste applicazioni sperimentali riguarda la radiologia (avanzate sono le applicazioni dell’AI alla mammografia, per lo screening oncologico), ma anche in medicina interna, oftalmologia e in ambito gastro-enterologico. «È necessario – aggiunge Sesti – formare una generazione di “medici cyborg”, cioè medici con competenze informatiche avanzate, per facilitare e avvicinare le nuove generazioni all’uso di certi strumenti. Negli Usa li chiamano “information specialist”. Sono questi i colleghi del futuro specialisti in AI in grado di dialogare con gli sviluppatori, di guidarli dando loro delle specifiche». L’intelligenza artificiale potrebbe, in tempi brevi, entrare in uso anche per prevedere chi è a rischio di arresto cardiaco improvviso: è stato sviluppato un prototipo da ricercatori francesi usando le cartelle cliniche elettroniche di 25.000 persone morte improvvisamente e di 70.000 persone ricoverate per arresto cardiaco che non sono morte a Parigi, in Francia, e a Seattle, a Washington. «La morte cardiaca improvvisa rappresenta dal 10% al 20% delle morti complessive. Prevederla è difficile e gli approcci usuali non riescono a identificare le persone ad alto rischio» spiega Xavier Jouven del Centro di Ricerca Cardiovascolare di Parigi. L’AI sta, inoltre, rivoluzionando molti campi dell’odontoiatria. «Si aprono nuovi scenari – fa sapere il professor Stefano Scavia, docente all’Università Bicocca di Milano – Arriveremo al punto in cui sarà possibile far leggere e interpretare a un algoritmo delicati esami diagnostici con una visione multi-disciplinare. Una diagnosi che non analizzerà più solamente il cavo orale ma lo stato di salute fisico complessivo del paziente». Attraverso complessi software, è possibile valutare con modelli virtuali e scansioni. «Vi saranno – aggiunge Scavia – prevedibili evoluzioni dalla diagnostica per immagini alla progettazione di ponti e corone o ancora ai trattamenti rigenerativi e alla cura della parodontite». Read the full article
#antibiotico#diagnosimalattie#GiorgioSesti#intelligenzaartificiale#MarioNegridiMilano#nuovasanità#nuovifarmaci#parodontite#radiologia
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Esempio di come l’AI possa contribuire alla medicina è uno studio condotto in Corea del Sud, sui disturbi dello spettro autistico (ASD). Tali disturbi possono essere trattati meglio se diagnosticati precocemente, quindi i ricercatori hanno creato un algoritmo di intelligenza artificiale per facilitare la diagnosi. Lo studio ha coinvolto 958 bambini di età media 7,8 anni, di cui la metà con ASD e l’altra metà senza. I ricercatori hanno scattato delle foto alla retina dei bambini, che è una parte dell’occhio collegata al cervello, e hanno valutato la gravità dell’ASD con due scale specifiche. L’AI è stata addestrata con le foto e i punteggi e poi ha dovuto riconoscere l’ASD dalle foto. Il risultato è stato sorprendente: l’intelligenza artificiale, infatti, ha diagnosticato correttamente l’ASD in tutti i casi, senza errori. Però, non è stata molto precisa nel determinare la gravità dell’ASD, quindi questo aspetto va migliorato.
Dall'articolo "L’AI riconosce l’autismo nei bambini con un’accuratezza del 100%" di Tiziana Foglio
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Questo è un testo concepito per la divulgazione scientifica a carattere didattico, Tratta argomentazioni quali la sensoristica vegetale ed animale come base di partenza per poi svilupparsi nell'ambito dei processi di misura, monitoraggio e controllo, spaziando tra vari contesti, quali l'informatica, la fisica e la medicina, trattando inoltre, argomentazioni di cibernetica e intelligenza artificiale, con una particolare attenzione alla concettualistica matematica fondamentale inerente questo contesto. Un libro, scritto con la passione di chi, sin da giovane, ha usato il motore della curiosità, per percorrere i sentieri che la vita gli ha donato, al fine di cercare di comprendere, quanto più possibile, il gioco delle dinamiche che governano gli eventi. Un libro nel quale sono stati raccolti, come doni universali, alcuni dei più bei frutti del lavoro di menti eccelse. Un libro per tutti coloro che, a vario titolo, possono essere attratti da argomentazioni scientifiche, ma che può essere particolarmente indicato come punto di riferimento per gli studenti che si approcciano agli studi delle nuove professioni, che implicano un approccio multidisciplinare e polifunzionale, come sottinteso dall'acronimo STEM, (science, technology, engineering and mathematics).
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Deep Learning in Evoluzione: Tecniche Avanzate e Applicazioni di Avanguardia nel Settore Medico
Dall'analisi delle immagini alla diagnosi predittiva: come le tecniche di deep learning stanno trasformando la medicina moderna.
Dall’analisi delle immagini alla diagnosi predittiva: come le tecniche di deep learning stanno trasformando la medicina moderna. Le tecniche di deep learning stanno evolvendo rapidamente e trasformando il panorama dell’intelligenza artificiale (IA), con un impatto straordinario nel settore medico. Grazie ai progressi nell’elaborazione dei dati, queste tecniche di apprendimento profondo stanno…
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Un nuovo metodo accelera la scoperta di farmaci da anni a mesi: innovazioni e implicazioni cliniche
Introduzione La scoperta di nuovi farmaci è un processo lungo e complesso, che può richiedere anni di ricerca e sviluppo prima che un farmaco potenziale possa essere testato clinicamente e infine approvato per l’uso terapeutico. Questo processo tradizionalmente lungo è caratterizzato da numerosi passaggi, tra cui la scoperta di molecole, la convalida di bersagli, l’ottimizzazione del composto, i…
#drug discovery#drug repurposing#intelligenza artificiale#machine learning#medicina personalizzata#ricerca scientifica#salute pubblica#screening virtuale#trial clinico
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Come pensa un’intelligenza artificiale? | Giulio Deangeli | TEDxBari
Un TEDx per raccontarvi tre cose. Cos'è e come funziona l'intelligenza artificiale tradizionale, attraverso cui una macchina è in grado di imparare da grandi masse di dati. Cos’è e come funziona l'intelligenza artificiale generativa, che consente ai computer di chattare con noi, dipingere, realizzare filmati, scrivere poesie o comporre musica. Infine, come mai –che ci piaccia o meno– l'intelligenza artificiale non è più una scelta. Ventotto anni, laureato con lode all’Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant’Anna in Medicina, Ingegneria, Biotecnologie e Biotecnologie molecolari. Ha conseguito un master in Scienze Mediche. Oggi è un neuroscienziato esperto in intelligenza artificiale applicata alla biomedicina, dottorando vincitore di cinque borse di studio all’Università di Cambridge, che gli sono valse il titolo di Vice-Chancellor’s Awardee. Autore del bestseller “Il metodo geniale”, edito da Mondadori, è stato inserito da Forbes tra i 100 Number One – classifica dei giovani leader del futuro – e ha fondato il progetto nazionale di orientamento “A Choice for Life”. È stato il primo italiano ad aver vinto la borsa di ricerca mondiale “Harvard HIP”, che gli ha consentito di entrare in un progetto di ricerca promosso da Harvard e MIT. All’età di 18 anni si è classificato secondo al campionato mondiale di Neuroscienze, unico italiano a essere salito sul podio nella storia della competizione. This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at https://www.ted.com/tedx
(via Come pensa un’intelligenza artificiale? | Giulio Deangeli | TEDxBari - YouTube)
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IA quotidIAna: A Torino, un nuovo ciclo di incontri sull’Intelligenza Artificiale al Circolo dei lettori
Un progetto di Università degli Studi di Torino, Fondazione Circolo dei lettori, Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale e Magazine Intelligenza Artificiale MagIA
14 ottobre - Sex, lies and AI; IA oltre la vita
28 ottobre - L'IA proietta luci e ombre sulla medicina?; IA e conflitti13 novembre - L’IA influenzerà le elezioni?; La deriva della tech economy | Utopia o distopia?
Ore 18, Circolo dei lettori, Torino
Torino, 26 settembre 2024. La Fondazione Circolo dei lettori, l’Università degli Studi di Torino, la Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale e il Magazine Intelligenza Artificiale MagIA presentanoIA quotidIAna, un nuovo ciclo di tre incontri - ognuno su due temi - per riflettere sul modo in cui sempre più l’IA sia pervadendo la realtà di tutti i giorni, che si terrà al Circolo dei lettori di Torino in Sala Grande il 14 e 28 ottobre e il 13 novembre, coinvolgendo professioniste e professionisti di diverse discipline - giornalisti, antropologi, semiologi, informatici, filosofi…
A due anni dall’avvento di ChatGPT, la chatbot basata sull’Intelligenza Artificiale ad apprendimento automatico sviluppata da OpenAI, questo nuovo assistente digitale potenziato, “interfaccia domestica” che rivela solo alcune delle enormi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, è entrato stabilmente nelle nostre vite. Ma l’IA ha il potere di influenzare o addirittura alterare, non sempre in positivo, innumerevoli aspetti della quotidianità: dalle relazioni sentimentali e sessuali al modo in cui intendiamo l’identità, dall’informazione alla medicina e alla guerra, persino il nostro rapporto con la morte.
“L’intelligenza artificiale ha ormai un impatto innegabile sulla nostra vita quotidiana e in diversi ambiti personali e sociali” dichiarano Marinella Belluati, professoressa di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Torino, e Guido Boella, vicerettore all’IA di UniTo e co-fondatore di SIpEIA, coordinatori del Magazine Intelligenza Artificiale magia.news. “Nell’ambito affettivo, assistenti virtuali e algoritmi modellano le relazioni e le rappresentazioni, mentre chatbot avanzati imitano le interazioni umane, talvolta creando legami emotivi complessi. Anche rispetto ai temi del benessere e della salute, l’IA svolge un ruolo cruciale nella diagnostica, nel monitoraggio di malattie croniche e nella gestione di stili di vita sani, migliorando l’accesso ai servizi sanitari e la precisione delle cure. Toccando anche il tema della morte e i dibattiti etici sull’immortalità digitale e sulla conservazione dei ricordi attraverso profili virtuali post-mortem. Infine, in ambito dell'influenza politica l'impatto dell'IA sta svelando alcuni effetti nel modo in cui vengono prese e diffuse le informazioni e manipolate le opinioni pubbliche; da qui un acceso dibattito sulla trasparenza e sulla correttezza e sulla fairness. In questo complesso scenario l'IA si sta rivelando uno strumento che accompagna il progresso sfidando l'etica."
Lunedì 14 ottobre, alle ore 18 in Sala Grande, la seconda edizione del ciclo prenderà avvio con l’incontro Sex, lies and AI,un dialogo tra Marco Scarcelli (sociologo dei Media Digitali, Genere e Sessualità, professore presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata, Università degli Studi di Padova) e il giornalista Francesco Marino, moderato dalla professoressa di sociologia dei media Marinella Belluati: l'intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre crescente anche negli aspetti della sessualità e della vita intima delle relazioni personali, esperti e divulgatori discuteranno delle sfide etiche e della presenza dell'IA nelle dinamiche intime.
L'intelligenza artificiale sta entrando anche nel complesso rapporto con i concetti di vita, morte ed eternità digitale, cambiando il modo in cui affrontiamo il lutto, la sua elaborazione, la memoria dei defunti e la potenziale immortalità. Ne discuteranno nel talk a seguire, IA oltre la vita, Davide Sisto (tanatologo, Università degli Studi di Trieste) e Simona Stano (semiologa, professoressa Associata presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università degli Studi di Torino), con la moderazione di Adriano Favole (professore di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino).
La rassegna proseguirà lunedì 28 ottobre alle ore 18, in Sala Grande, con l’incontro L'IA proietta luci e ombre sulla medicina?: l'intelligenza artificiale sta già trasformando il mondo della sanità, quali sono le potenzialità dell’IA nella diagnostica e nelle cure personalizzate? E quali i rischi legati alla privacy, all’etica, alla sicurezza e al controllo umano del sapere medico? Ne discuteranno Fabio Pammolli (professore di Economia e Management al Politecnico di Milano, presidente della Fondazione AI4Industry) e Guido Giustetto (presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino), moderati dal prof. Guido Boella. A seguire, IA e conflitti, durante il quale Francesca Farruggia (sociologa e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Università della Sapienza di Roma) e Serena Danna, vicedirettrice del quotidiano digitale Open, si confronteranno sul ruolo dell'intelligenza artificiale nella gestione delle crisi, nella sicurezza e nella guerra, affrontando le implicazioni etiche e i rischi di una tecnologia sempre più centrale negli scenari geopolitici e nei contesti di conflitto globale.
Il ciclo terminerà mercoledì 13 novembre, sempre alle ore 18 in Sala Grande, con L’IA influenzerà le elezioni?, un confronto tra Fabio Malagnino (giornalista, coordinatore dell’ufficio stampa e direttore della testata giornalistica del Consiglio regionale del Piemonte e responsabile delle politiche di Open Government, cofondatore Fondazione Italia Digitale) e Luca Rinaldi (commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), moderati da Marinella Belluati, su quale sia l’impatto dell'intelligenza artificiale sui processi elettorali contemporanei, su come possa influenzare il voto, compromettere la sicurezza elettorale e manipolare le informazioni.Il ciclo si conclude con un confronto su La deriva della tech economy: Utopia o distopia? con Azzurra Rinaldi (economista femminista, Ricercatrice presso l'Università UnitelmaSapienza di Roma, dove dirige la School of Gender Economics) e Francesca Coin (sociologa e Docente-ricercatrice RS presso il Centro di competenze lavoro welfare società del dipartimento di Economia aziendale sanità e sociale Deass della Supsi, Svizzera), moderate da Paolo Griseri (giornalista La Stampa), su come le trasformazioni della società guidate dall'innovazione tecnologica aprano prospettive di un futuro sempre più automatizzato, il cui rovescio della medaglia è rappresentato dal rischio di concentrazione del potere, disuguaglianze e perdita di controllo umano. Il dialogo apre una riflessione sul destino della tech economy e il suo impatto sul mondo reale.
Gli appuntamenti di IA quotidIAna sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
circololettori.it
magia.news
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- Il segmento Life Science sta attraversando una trasformazione radicale grazie all'integrazione tra intelligenza artificiale e tecnologie avanzate, rivoluzionando l'approccio alla cura dei pazienti. L'IA, infatti, sta ridefinendo il settore sanitario attraverso l'ottimizzazione degli studi clinici, il miglioramento della progettazione dei farmaci e l'innovazione nei dispositivi medici. Con la disponibilità crescente di dati sanitari e i progressi negli algoritmi di apprendimento automatico, che permettono di analizzare un’ampia serie di dati in modo rapido e meticoloso, si riescono a scoprire modelli, correlazioni e analisi altrimenti difficili da identificare servendosi del solo lavoro umano. Le opportunità per ridefinire la cura dei pazienti sono immense e l’ultima ricerca commissionata da QBE Insurance Europe le analizza nel dettaglio. La scoperta di nuove formulazioni farmaceutiche è sicuramente una tra le principali aree che può trarre beneficio dallo sviluppo dell’IA. Se prima, tempi lunghi una media di 10-15 anni, costi esorbitanti spesso superiori al miliardo di dollari e tassi di fallimento elevati venivano considerati accettabili, con l’integrazione delle nuove tecnologie questo paradigma è destinato a cambiare. Le piattaforme per la scoperta di farmaci basate sull’intelligenza artificiale sfruttano algoritmi sofisticati per analizzare enormi librerie di strutture molecolari, prevedere l’attività biologica di potenziali candidati farmaci e ottimizzare le loro proprietà chimiche in termini di efficacia e sicurezza. Queste piattaforme, infatti, consentono ai ricercatori di identificare in modo più efficiente i candidati farmaci promettenti, di dare priorità ai composti guida per un’ulteriore valutazione e di accelerare le fasi di sviluppo preclinico e clinico.Anche per le sperimentazioni cliniche, l’IA è da considerarsi come un acceleratore di processi. Può infatti favorire il miglioramento delle strategie di reclutamento dei pazienti, la creazione di modelli predittivi, che possano aiutare i ricercatori a prevedere con maggiore precisione i tassi di abbandono dei pazienti e l’ottimizzazione dei protocolli di sperimentazione per garantire risultati più rapidi e affidabili. Il vecchio trend della medicina generale sta lasciando il posto ad una medicina personalizzata sia in ottica di cura del paziente sia per quanto riguarda i dispositivi medici. Grazie all’AI è possibile analizzare i profili genetici individuali, personalizzare i piani terapeutici, migliorando l'efficacia del trattamento riducendo al minimo gli effetti collaterali e aprendo nuove frontiere per la medicina di precisione. Con l’utilizzo delle nuove tecnologie, i produttori di dispositivi medici possono creare soluzioni su misura per le anatomie e le esigenze dei singoli pazienti, favorendo un approccio personalizzato volto non solo a migliorare le prestazioni e la compatibilità dei dispositivi, ma che riduca al minimo la probabilità di complicazioni. Dal 2020 la sola Food and Drug Administration FDA ha approvato ogni anno più di 100 nuovi dispositivi basati sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico. Il dato è impressionante se paragonato alle poche unità all’anno di 10 anni fa, portando nel solo 2022 a 139 i dispositivi basati sull’IA e apprendimento fig.2.Con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sempre più centrale in questo settore, bisognerà considerare le possibili nuove minacce in grado di danneggiarne lo sviluppo. Attività Maleware, necessità di tutelare la privacy dei pazienti, errori di progettazione e/o visualizzazione del software o problematiche a livello di manutenzione, sono alcuni dei principali rischi per le nuove. Ulteriore elemento è rappresentato dalla carenza di formazione del personale, problematica da prevenire soltanto con la riqualificazione della forza lavoro esistente, perché se è vero che per alcune mansioni l’IA può sostituire gli esseri umani, a scienziati, farmacisti e operatori sanitari verranno richieste sempre più nuove competenze.L’integrazione dell’IA nel comparto sanitario avrà` quindi significative conseguenze anche per i settori correlati, compreso quello assicurativo. Se da un lato si prevede un aumento delle attività` illecite di manipolazione dei modelli linguistici di grandi dimensioni o di accesso alle serie di dati, dall’altro la medicina personalizzata dovrebbe avere un impatto positivo sul settore assicurativo, migliorandone la sicurezza e l’affidabilità dei dispositivi."In questo momento di transizione, alle compagnie assicurative si richiede flessibilità – ha commentato Stefania Pesatori, Life Science underwriter di QBE Italia –. Per gli assicuratori, supportare l'integrazione di queste tecnologie vuol dire non solo contribuire a ridurre i costi delle cure, ma anche migliorare significativamente l'accesso a trattamenti personalizzati e innovativi per i pazienti. Nei prossimi anni potremmo assistere ad un cambio di paradigma, che metterà davvero il paziente al centro di questo processo di innovazione". Fonte
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Fecondazione assistita in Spagna: arriva l'IA
La fecondazione assistita in Spagna compie nuovi progressi grazie all'Intelligenza Artificiale. Due mondi apparentemente così lontani riescono invece a integrarsi perfettamente grazie a nuovi studi. L'Intelligenza Artificiale sta trovando applicazioni in svariati campi con risultati eccezionali. Gli esperimenti finora condotti lasciano ottime speranze anche in questo ambito. Fecondazione assistita in Spagna Negli ultimi 40 anni sono 8 milioni i bambini nati grazie alla fecondazione assistita. In molti Paesi strutture inadeguate o limitazioni imposte per legge costringono tante coppie che vogliono diventare genitori a emigrare in altri Paesi. La Spagna, Paese europeo particolarmente all'avanguardia per la fecondazione assistita, è diventata uno dei punti di riferimento nel campo. La legislazione vigente è permissiva e le strutture sul territorio vantano altissimi tassi di successo. Nel 2019 sono stati effettuati ben 18.457 operazioni di riproduzione assistita su pazienti stranieri, italiani e francesi in primis. Riproduzione assistita e Intelligenza artificiale In un periodo caratterizzato da una forte denatalità, dovuta in parte anche alle crescenti difficoltà di riproduzione, il ricorso a tecniche di procreazione assistita è diventato sempre più frequente. L'Intelligenza Artificiale si rivela particolarmente d'aiuto se applicata a queste tecniche. In che modo? In linea generale, possiamo dire che la sua capacità di analizzare enormi quantità di dati consente alle diverse tecniche utilizzate di avere maggiore successo. Lo scorso anno, durante il X Congresso internazionale Ivirma sulla medicina della riproduzione, tenutosi a Malaga, un gruppo di ricercatori aveva condiviso i propri studi sulla creazione di un algoritmo che aiutasse gli operatori a selezionare gli embrioni con maggiori possibilità. Il metodo 'Metaphor' Quest'anno, il binomio fecondazione assistita e intelligenza artificiale registra nuovi risultati. I ricercatori del gruppo dell’Istituto di Bioingegneria della Catalogna guidato da Alert Parra hanno pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas, i risultati di una sperimentazione compiuta sui topi di un nuovo metodo. Il nuovo metodo, chiamato 'Metaphor', si basa sulla microscopia iperspettrale che genera centinaia di immagini 3D a colori degli embrioni. In essi è possibile riconoscere composti naturalmente fluorescenti che hanno un ruolo fondamentale in diversi processi metabolici. Tra questi la respirazione cellulare e il consumo di nutrienti. Le immagini create vengono poi analizzate e classificate in pochi minuti grazie, appunto, all'intelligenza artificiale. I test condotti sui topi dimostrano che l'utilizzo di Metaphor è in grado di raddoppiare il tasso di successo nella selezione di embrioni vitali rispetto alla microscopia tradizionale. Oltre ad analizzare gli embrioni, il metodo si rivela estremamente accurato anche per un altro aspetto: l'analisi del metabolismo degli ovociti. Questo elemento consente di selezionare gli ovociti più adatti per la fecondazione in vitro. Il confronto tra gli ovociti di femmine di topo giovani e anziane ha consentito una previsione su quali si sarebbero sviluppati in embrioni vitali con una precisione superiore all'80%. Il dato non ha precedenti nel settore. I ricercatori spagnoli son già al lavoro per perfezionale la tecnologia e applicarla alla valutazione degli embrioni umani. Hanno, infatti, creato una società spin-off per portarla nelle cliniche di riproduzione assistita nei prossimi anni. In copertina foto di Steffen Erbe da Pixabay Read the full article
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Ad innovarsi sempre di più è anche il settore dell’ortodonzia
L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie digitali intervengono in maniera sempre più decisiva in ambito medico supportando il lavoro del medico e migliorando esponenzialmente la qualità delle cure che diventano così sempre più ritagliate sulla persona, nell’ottica di quella medicina di precisione di cui si parla tanto come sviluppo irrinunciabile in tutte le specialità mediche. Basti pensare che ad oggi le applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning approvate dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti sono più di 800 e continuano ad aumentare.Ad innovarsi, sempre di più sull’onda di questo importante cambiamento dell’approccio medico, è anche il settore dell’ortodonzia, che grazie all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie digitali già oggi consente una piena corrispondenza fra le aspettative iniziali del paziente e il risultato finale dell’intervento ortodontico: l’azione del medico, grazie ai più recenti strumenti digitali, raggiunge livelli di precisione impensabili fino a pochi anni fa e le aspettative del paziente si costruiscono insieme allo specialista, passo passo, basandosi sulla dettagliata previsione dell’attività che i nuovi strumenti tecnologici consentono e sulla condivisione degli obiettivi.Scanner intraorali, facciali e da laboratorio per l’analisi di superficie, radiografie con ricostruzione 3D, videocamera ottica con sensori per rilevare i dettagli della dinamica del movimento, software di elaborazione di dati bidimensionali e tridimensionali, stampanti in 3D: sono questi gli strumenti dell’ortodontista 4.0 che basa il suo lavoro sulla rilevazione ed elaborazione di dati di ciascun paziente relativi alla situazione attuale da curare ma anche a quella che si otterrà con l’intervento, simulata a computer. I pazienti vedono la simulazione di quello che avverrà, con immagini previsionali calcolate sulle particolari caratteristiche di ciascuno. In questo modo la cura di una malocclusione è affrontata con maggior serenità dal paziente ed evita disarmonie funzionali ed estetiche.L’AI è in grado di sostituire alcune prestazioni, abitualmente eseguite dal medico, con significativo risparmio di tempo pur mantenendo standard di qualità elevati; un esempio è la teleradiografia, esame diagnostico indispensabile per la diagnosi ortodontica, che si effettua attraverso la ricerca di punti, il disegno di linee e la misurazione di angoli sulla radiografia del cranio, dalla quale derivano elementi basilari per la diagnosi: il disegno si può ottenere con un semplice click sul mouse.La possibilità di eseguire la stadiazione della crescita nel bambino attraverso l’analisi delle vertebre cervicali o di determinare lo stato di avanzamento del processo di maturazione della sutura mediana del palato per definirne le modalità di espansione sono altri esempi in cui l’AI può sostituire il professionista.I progetti di modifica e/o di ricostruzione o trasformazione dei denti mancanti può essere predefinita con tecniche di disegno digitale utilizzando software in grado di replicare forme e dimensioni con precisione molto elevata. Per la ricostruzione di un dente ad esempio, un software riproduce l’elemento da ricostruire, prendendo come modello il dente gemello per definire la corona. Grazie a una fresatrice, da un cubetto di ceramica si ottiene esattamente il dente perduto e da ricostruire, con le precise caratteristiche individuali del singolo paziente.Il trasferimento dei movimenti individuali utilizzando software che replicano le caratteristiche di intensità, direzione e tempo degli spostamenti mandibolari permette di ottenere il prodotto già in laboratorio riducendo i tempi dell’intervento.“Tecnologia e intelligenza artificiale ci offrono oggi possibilità impensabili fino a soltanto quattro o cinque anni fa – commenta Valerio Maccagnola, presidente di FACExp, associazione senza scopo di lucro che riunisce medici ortodontisti su tutto il territorio nazionale – ma per quanto potenti, restano strumenti nelle mani del medico: per essere utilizzati al meglio hanno bisogno di essere sempre accompagnati dalla cura nella comunicazione con il paziente, fondamentale per comprendere a fondo il suo bisogno di salute e di benessere. Con l’utilizzo di sistemi digitali, di programmazione virtuale, di gestione e controllo dell’intelligenza artificiale si sta prospettando la necessità della collaborazione con nuove figure professionali che un tempo non erano presenti in uno studio di ortodonzia, a cominciare dal tecnico informatico”.La dotazione tecnologico-digitale per la valutazione dell’assetto ortodontico consente di archiviare i dati relativi all’evoluzione di ogni singolo paziente e trasforma in routine analisi che prima richiedevano ricerche specifiche. Il digitale consente di simulare la situazione che si vuole realizzare, pre-visualizzare il risultato, costruire apparecchi individualizzati.Infine, facilita la comunicazione con il laboratorio che deve realizzare il materiale per gli interventi e il consulto fra colleghi. “Se pensiamo che questo rappresenti il futuro, il futuro è già oggi” conclude Maccagnola. Read the full article
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